Partendo dallo studio di componenti e cotture, Akihiko Takeda affina la sua tecnica di lavorazione dell’argilla costruendo un ponte tra passato e presente, tradizione e innovazione.
Takeda sottopone l’argilla ad un duplice trattamento: da un lato impiega argilla rossa e porosa cotta a temperature inferiori ai 1000 gradi ottenendo opere in terracotta, dall’altro argilla compatta a temperature superiori ai 1000 gradi per opere in ceramica, una delle forme d’arte più antiche e apprezzate in Giappone.
La collezione non comprende solo opere figurative ma anche vasi e stoviglie di uso quotidiano, ulteriore espressione della poliedricità dell’artista.